Quest’anno pandemico ha messo a dura prova anche il nostro fisico. Palestre e piscine chiuse, lockdown forzati e difficoltà di proseguire l’allenamento ci hanno fatto capire ancora di più il valore dello sport e il benessere fisico e psicologico che ne deriva.
Quest’articolo è dedicato alla tradizione sportiva di Firenze: dal Calcio Storico alla squadra viola della Fiorentina, dal Museo del Calcio di Coverciano allo Stadio Artemio Franchi, dall’associazione Assi Giglio Rosso al Museo del Ciclismo dedicato a Gino Bartali, ecco una maratona culturale all’insegna di una sana attività fisica, con un tuffo finale insieme ai Canottieri!
Con l’augurio che palestre, piscine e centri sportivi d’Italia possano riaprire il più presto possibile.
D’altronde, come dicevano gli antichi romani… mens sana in corpore sano!
Il Calcio Storico Fiorentino
Il calcio storico ha origini greche. Deriva infatti dall’unione di cinque specialità classiche: la lotta, la corsa, il salto, il pugilato e il lancio. Utilizzato dai legionari romani come addestramento, venne chiamato “harpastum” (= strappare con forza).
Le partite più famose si giocarono nel 1490 sull’Arno ghiacciato e il 17 febbraio 1530 durante l’assedio: Firenze era accerchiata dalle truppe dell’Imperatore Carlo V, alleato dei Medici. Ciò nonostante, i fiorentini, in segno di disprezzo, giocarono a calcio in Piazza Santa Croce, badando di fare parecchio chiasso, per essere ben uditi fin dalle truppe accampate sulle colline circostanti. I repubblicani persero e i Medici ritornarono a Firenze, ma quella partita restò nella storia, a testimonianza dell’orgoglio fiorentino, che non ha paura di niente e nessuno. Questo sentimento impavido è rimasto tale e quale fino ad oggi e si respira vividamente durante le partite di calcio storico!
Nel corso del Rinascimento, il calcio storico era riservato ai nobili della città. Calcianti famosi durante i secoli furono Piero il Fatuo de’ Medici, Cosimo I, Papa Leone X, Papa Clemente VII (sì, pure i papa, avete capito bene!). L’ultima partita si giocò nel 1739.
Il calcio storico ritornò prepotentemente in voga nell’Italia fascista: nel 1930, si giocò addirittura in Piazza della Signoria (pensate se il “Perseo” di Benvenuto Cellini si fosse beccato una pallonata…!).
La sede del calcio storico è il Palagio di Parte Guelfa, nel centro storico di Firenze.
La partita finale si celebra il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, patrono dei fiorentini. E’ preceduta dal corteggio di 550 figuranti che sfila con gli sbandieratori da Piazza Santa Maria Novella a Piazza Santa Croce. In quell’occasione, la città si paralizza.
Le squadre sono i 4 quartieri di Firenze: Santa Maria Novella (i rossi), San Giovanni (i verdi), Santa Croce (i blu), Santo Spirito (i bianchi).
Qualche regola: la partita dura 50 minuti, i calcianti sono 27, non sono ammessi cambi, si gioca su un terreno coperto di sabbia e il gioco consiste nel gettare la palla in rete. Goal? No! Si dice caccia!
Credits: foto di Marco Asprea e Maurizio Russo, dalla rivista Tuttoturismo, 2008
La squadra viola: la ACF Fiorentina
La ACF Fiorentina fu fondata ufficialmente nel 1926 dalla fusione di due società di calcio già esistenti: Club Sportivo e Libertas. Immancabile ed onnipresente lo stemma del giglio (in realtà un iris, ma questo merita un altro articolo di approfondimento…), simbolo di Firenze. Interessante invece l’origine del colore della maglietta: la squadra indossava infatti i colori araldici bianco e rosso, ma, a causa di un errore di lavaggio, pare che la maglietta uscì dalla lavatrice colorata di… viola! La leggenda è alquanto affascinante, ma poco scientifica: pare infatti che si studiò appositamente di raggiungere la stessa tinta di viola del giaggiolo Iris Germanica. (Un giro al Giardino dell’Iris, in primavera, potrebbe avere su di voi un effetto chiarificatore! Anche per questo, è necessario prenotare un altro genere di visita guidata…).
La stagione 2020/2021 della ACF Fiorentina conta attualmente la seguente formazione: Pietro Terracciano, Jacopo Ricco, Antonio Rosati, Federico Brancolini, Bartlomiej Dragowski (portiere), Lucas Martinez Quarta, Cristiano Biraghi, Nikola Milenkovic (difensore), Maximiliano Olivera, German Pezzella, Martin Caceres, Lorenzo Venuti, Lorenzo Chiti, Kevin Malcuit, Antonio Barreca, Eduard Dutu, Fabio Ponsi, Igor, Giacomo Bonaventura, Borja Valero, Franck Ribery, Gaetano Castrovilli (centrocampista), Alessandro Bianco, Cristobal Montiel, Dimo Nikolaev Krastev, Sofyan Amrabat, Erik Pulgar, Valentin Eysseric, Dusan Vlahovic (attaccante), Christian Kouame, Louis Munteanu, José Callejon, Aleksandr Kokorin. I più giovani sono classe 2003, i più anziani (!) sono classe 1983.
Parlando della ACF Fiorentina, impossibile non ricordare Davide Astori, classe 1987, deceduto il 4 marzo 2018 in un albergo di Udine. Difensore centrale, mancino, il numero 13, capitano della Fiorentina, è stato – ed è ancora – compianto in tutto il mondo dello sport, e non solo. Il suo funerale si è svolto giovedì 8 marzo 2018 presso la Basilica di Santa Croce, a Firenze, alla presenza di 10.000 persone. Riposa nel cimitero di San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo.
Lo Stadio Artemio Franchi a Firenze
Opera di Pier Luigi Nervi (Sondrio, 1891 – Roma, 1979), lo Stadio Artemio Franchi fu costruito tra il 1929 e il 1932 nel quartiere di Campo Marte, a Firenze. Fino al 1991, lo stadio era dedicato a Giovanni Berta, martire del fascismo ucciso dai comunisti. La dedica attuale è invece a Artemio Franchi, dirigente sportivo.
Lo stadio fu costruito in piena epoca fascista: ha una pianta a D che evoca il DUX, una facciata progettata da Alessandro Giuntoli che è un esempio di razionalismo e romanità. Gli elementi più famosi dell’architettura dello Stadio Artemio Franchi sono le scale elicoidali e la pensilina sospesa. Le scale elicoidali sono in aggetto, risultano staccate dalla struttura, sono in ferro e cemento armato e rappresentano il virtuosismo ingegneristico di Pier Luigi Nervi. La pensilina sospesa è lunga 110 mt, larga 23 mt ed è priva di sostegni verticali. Poggia e scarica il suo peso sulle nervature: un omaggio novecentesco alla cupola di Brunelleschi.
Da ricordare infine la Torre di Maratona: alta 75 mt, è l’unico elemento verticale dello stadio, in cemento armato, poggia sulla tribuna, altra prova di grande studio della staticità da parte di Pier Luigi Nervi. La torre evoca la celeberrima Battaglia di Maratona del 490 aC, tra Atene e l’Impero Persiano, la battaglia che decretò l’inizio dello sport: secondo la leggenda, infatti, l’emerodromo Fidippide corse senza mai fermarsi da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria e, giuntovi, morì per lo sforzo eccessivo.
Secondo l’emendamento inserito nel Decreto Semplificazione, art. 55-bis del DL n. 76/2020, lo stadio Artemio Franchi ha rischiato la demolizione: nel gennaio 2021 è intervenuto il Mibact, indicando le modifiche che potranno essere apportate, e tutelando quindi la salvezza del monumento.
Il Museo del Calcio a Coverciano
Credits: https://www.figc.it/it/museo-del-calcio/il-museo/la-storia/
Il Museo del Calcio si trova a Coverciano, quartiere sud-est di Firenze. Fu inaugurato il 22 maggio 2000 e ha come obiettivo quello di raccontare la storia del calcio della Nazionale Italiana e della FIGC.
Il museo si compone di cinque sale: si possono ammirare i cimeli delle vittorie italiane nel Campionato del Mondo del 1934 e 1938, delle Olimpiadi di Berlino del 1936, le maglie indossate dai giocatori più famosi durante le partite. Seguono poi delle vetrine dedicate ai Mondiali 2006, agli Europei 2012, alla Nazionale Femminile e Universitaria. Imperdibile la vetrina dedicata agli indumenti indossati da Fabio Cannavaro durante la finale contro la Francia a Berlino. Nelle ultime sale si possono ammirare i trionfi dei campionati degli anni ’60 e ’80, oltre alle vittorie sfiorate dalla Nazionale Italiana negli anni ’70 e ’90.
ASSI Giglio Rosso a Firenze
ASSI Giglio Rosso (Arno Società Sportiva Italiana) fu fondata nel 1922 lungo il Viale Michelangelo, nei pressi dell’omonimo piazzale.
Consta oggi di una pista per l’atletica a sei corsie, sei campi da tennis, un campo da calcio, un campo da pallavolo, una palestra. Nel 2011, la nuova palazzina su due piani in rame, vetro e granito ceramico fu costruita da Riccardo Berti e Pietro Novelli: è perfettamente inserita nell’ambiente ed offre una biblioteca, un’emeroteca e un archivio fotografico.
E pensare che l’ASSI Giglio rosso nacque al posto della “buca di Gamberaia”, l’ottocentesca discarica ricavata nell’ansa più profonda del tracciato del Viale dei Colli! Qui, dei giovani volenterosi, costituirono un’associazione polisportiva impegnata nel calcio, nel podismo, nel ciclismo, nella lotta e nel pugilato, nello scherma e nel tamburello.
La tribuna in muratura e legno in stile inglese (purtroppo distrutta dopo la guerra) fu costruita da Pier Luigi Nervi, che, pochi anni dopo, sarebbe stato incaricato dello stadio.
Molti atleti famosi sono passati per la pista dell’ASSI Giglio Rosso: Giuseppe Lippi, Arturo Maffei, Gianni Stecchi, Stefano Mei, Angiolo Profeti, Silvano Meconi, Marco Montelatici, Alessandro Andrei e Fiona May.
Il Museo del Ciclismo Gino Bartali a Ponte a Ema
Gino Bartali (1914 – 2000) è stato un ciclista e un dirigente sportivo.
Vincitore di tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e di due Tour de France (1938, 1948), nel 2013 fu dichiarato “Giusto tra le nazioni” per la sua attività a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Famosa la sua frase: “Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.
Sepolto nel cimitero di Ponte a Ema, è proprio qui che l’Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali gli ha dedicato un museo: qui è possibile ammirare i trofei e i cimeli legati alla sua carriera, oltre ad osservare storiche biciclette da corsa e non, realizzate a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Il Museo del Ciclismo Gino Bartali è il museo ideale per ripercorrere la storia a due ruote dell’Italia. L’ingresso al museo è gratuito.
La Società Canottieri Firenze
Fondata nel 1886, si tratta della prima società fiorentina di canottaggio, vestita dei colori araldici dello stemma, bianco e rosso.
La Società organizza corsi di avviamento al canottaggio per giovani e ragazzi e svolge attività motoria basica per bambini durante il periodo estivo, con Istruttori specializzati riconosciuti dal CONI.
La prestigiosa sede della Società Canottieri Firenze è a poche bracciate da Ponte Vecchio, appena sotto il braccio di mezzogiorno degli Uffizi! Un luogo di inequiparabile bellezza, sul Lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici.
Imperdibile il tradizionale tuffo di Capodanno in Arno: la mattina del 1 gennaio, i coraggiosi canottieri si tuffano nelle fredde acque del fiume e si cimentano in una regata per inaugurare il nuovo anno.
Visite guidate sportive con My Flora Guide
Vi è venuta voglia di correre a fare jogging in Viale Michelangelo? O prenotare per la finale del calcio storico il 24 giugno in Piazza Santa Croce?
My Flora Guide organizzerà volentieri per voi visite guidate a tema sportivo! Per informazioni, contattatemi a: info@myfloraguide.com
Links utili:
https://cultura.comune.fi.it/calcio-storico-fiorentino
https://salviamoilfranchi.org/
https://www.artribune.com/progettazione/architettura/2021/01/stadio-franchi-firenze-architettura/
https://www.figc.it/it/museo-del-calcio/il-museo/la-storia/
https://www.assigigliorosso.it/
https://www.ciclomuseo-bartali.it/
http://musefirenze.it/musei/museo-del-ciclismo-gino-bartali/
La foto di copertina è di Marco Asprea e Maurizio Russo, dalla rivista Tuttoturismo, 2008.
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